sabato 9 settembre 2017

La Scuola Nazionale Russa: M. Musorgkij
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  • Musorgskij ‹mùsërksk'i›, Modest Petrovič. - Musicista e compositore russo (Karevo, Pskov1839 - Pietroburgo 1881). Membro del cosiddetto Gruppo dei cinque, lottò come i suoi compagni per il raggiungimento d'una musica nazionale. Si avviò tuttavia per una strada differente, realizzando una musica immediatamente espressiva e antidecorativa, che ha tratto unicamente origine dalla parola e dal gesto del popolo russo.
    VITADi nobile e ricca famiglia, apprese nei poderi paterni i primi canti e le prime danze di tradizione popolare. Mentre seguiva gli studi comuni e quelli militari, studiava il pianoforte, dapprima con la madre, poi, a Pietroburgo, con A. A. Gerke. Promosso (1857) ufficiale di fanteria, entrò nei più brillanti circoli mondani della capitale; qui, impoverito da vari rovesci di fortuna, abbandonò la carriera militare per non doversi troppo allontanare da Pietroburgo e si dedicò esclusivamente alla musica. Legato da rapporti d'amicizia ad altri musicisti, fu presentato da A.S. Dargomyžskij a un gruppo di giovani compositori: A. P. Borodin, M.A. Balakirev, C. A. Kjui e N. Rimskij-Korsakov. Con loro M. diede vita al Gruppo dei cinque, che, muovendo dal recupero della tradizione e del folklore, avrebbe cambiato il volto della musica russa, affrancandola definitivamente dalle influenze occidentali sia in ambito operistico sia negli altri generi. M. lavorava intensamente, ma la sua salute declinava senza posa. Nel 1879 fece un lungo viaggio con la cantante Leonova nella Russia meridionale in qualità di pianista e di accompagnatore. Di ritorno a Pietroburgo, ridotto in condizioni materiali miserabili, egli visse accompagnando lezioni di canto e insegnando il solfeggio a bambini. Nell'inverno 1880-81, in stato di miseria, abbandonato da quasi tutti gli amici, deriso dalla critica quotidiana, si ammalò gravemente.
    Il 13 febbraio 1881 venne ricoverato all'ospedale militare di Pietroburgo, dove circa un mese dopo morì.
    Ascoltare la suite Quadri da un’esposizione” del musicista russo Modest Mussorgsky (1839-1881) è come attraversare una Galleria d’Arte e ammirare i dipinti esposti. Questa è la sensazione provata nell’apprezzare questa suite composta da quindici brani, dieci ispirati ai quadri di Viktor Hartmann (1834-1873, pittore e architetto russo) che rappresentano il movimento dell’osservatore da una tela all’altra e cinque Promenade che presentano sempre lo stesso tema, con variazioni più o meno sensibili, quasi a far risaltare i diversi stati d’animo che pervadono il compositore per il quadro appena visto. La ripetizione del tema nelle Promenade funge soprattutto da collante in questa composizione altrimenti episodica, basata sui forti contrasti fra un soggetto e l’altro. Nasce come composizione per pianoforte, ma nel tempo è stata oggetto di un gran numero di strumentazioni specie per orchestra, da parte di altri compositori e musicisti. La più eseguita è stata realizzata da Maurice Ravel.
    Mussorgsky e Hartmann erano legati da un profondo sentimento di amicizia in quanto appartenenti allo stesso gruppo di intellettuali russi che aspiravano a un’arte legata alle radici culturali della loro terra, al suo folklore e alle sue tradizioni, rifiutando le influenze straniere.
    Nel 1873 a soli 39 anni Hartmann muore improvvisamente e nel marzo del 1874 viene allestita una mostra all’Accademia Russa delle Belle Arti di San Pietroburgo dove furono esposti circa 400 dei suoi quadri. Mussorgsky rimase molto colpito e ispirato dai disegni e acquerelli di Hartmann esposti alla mostra, alcuni appartenenti allo stesso musicista, e nel giro di poco più di un mese compose i “Quadri da un’esposizione”.


    1. Lo gnomo
    Il disegno rappresenta un piccolo gnomo malvagio goffamente malfermo sulle gambe deformi che si aggira per il bosco. I movimenti dello gnomo sono rappresentati in musica da un alternarsi di forte, pianissimo e fortissimo.
     


    2. Il vecchio castello
    La scena si svolge in Italia, dove un trovatore intona la sua struggente canzone d’amore davanti alle mura di un castello medievale. Musica melanconica e trasognata sottolineata dal movimento di barcarola. Tre sarebbero i quadri che hanno ispirato il brano.
     
    Paesaggio di Périgueux

    Una strada in Italia

    Il castello di Tschermonor


    3.Tuileries
    Alcuni bambini giocano nel parco delle Tuileries sotto lo sguardo attento delle governanti. In questi due dipinti i bambini hanno una piccola disputa o litigio e per rappresentarli il musicista sceglie un motivo basato sul tipico intervallo delle canzoncine dei bambini.


    4. Bydlo
    Un bydlo, caratteristico carro dei contadini polacchi, dalle ruote altissime e pesantissime, è trainato faticosamente e lentamente dai buoi allontanandosi progressivamente per perdersi in lontananza. L’arrangiamento di Ravel inizia con un piano e presenta successivamente crescendo, fortissimo e diminuendo come se il carro si avvicina, passa davanti e si allontana sempre di più dall’ascoltatore.



    5. Balletto dei pulcini nei loro gusci 
    Ballerini travestiti da pulcini che escono dall’uovo, dal disegno di scena di Hartmann per il balletto “Trilby” in cui gli allievi di una scuola di arte drammatica dovevano esibirsi come tali. Questo brano presenta una serie di abbellimenti che indicano i movimenti dei pulcini. Abbellimento, in musica, rappresenta l’inserimento nella linea melodica di una o più note la cui funzione non sia strutturale bensì ornamentale ed espressiva.



    6. Samuel Goldenberg e Schmuÿle
    Due ebrei polacchi si incontrano. Goldenberg è un uomo ricco, grosso, grasso e tronfio del suo benessere. Schmuÿle è piccolo, magro, insistente e piagnucoloso. Quest’ultimo con voce petulante e piagnucolosa chiede insistentemente del denaro all’altro. Nel movimento composto da Mussorgsky l’irruzione del motivo di Goldenberg si sovrappone con sdegnoso rifiuto alle implorazioni di Schmuÿle per concludersi, dopo la brusca interruzione di un battibecco, il singhiozzo di quest’ultimo.
     


    7. Limoges, il mercato (La grande notizia) 
    Chiacchiere tra contadine nella piazza del mercato di Limoges che degenerano in una lite rumorosa. Il movimento è uno scherzo in forma tripartita, tempo “allegretto vivo, sempre scherzando”, con una rapida coda che conduce senza interruzione al pezzo seguente.
     


    8. Catacombe (Sepolcro romano) – Con i morti in una lingua morta
    Il soggetto è lo stesso Hartmann che al lume di una lanterna visita le catacombe di Parigi. Il movimento musicale è diviso in due parti. La prima consistente in una sequenza di accordi con melodie elegiache che aggiungono un tocco di malinconia quasi a evocare l’immobilità e l’eco delle catacombe. La seconda è un cupo fluente che fa emergere un osservatore nella scena che discende alle catacombe.



    9. La capanna sulle zampe di gallina
    Il quadro illustra l’incedere di Baba-Yaga una strega russa che mangia ossa umane raffigurata presso la sua dimora: un grande orologio a cucù sorretto da zampe di gallina. Il movimento esprime la paura del compositore nel visitarne l’orribile dimora. Il motivo evoca i rintocchi di un grande orologio e i suoni di un inseguimento frenetico richiamando gli aspetti grotteschi dello Gnomo.



    10. La grande porta (nella capitale Kiev)
    Hartmann progettò una porta monumentale in onore dello zar Alessandro II che era scampato a un tentativo di assassinio nel 1866. Il movimento presenta un grandioso tema principale quasi a glorificare la Promenade di apertura. Il solenne tema secondario è basato su un inno battesimale tratto dal repertorio dei canti della Chiesa ortodossa russa. La sua brusca interruzione con nuova musica appena prima della sua conclusione attesa dà al resto del movimento un senso di vastità: questo esteso congedo fa la coda alla suite nel suo intero complesso.



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